domenica 17 aprile 2016

I marò e il muro di gomma, in commissione al Parlamento Europeo


Nel Paese della bugia, la verità è una malattia 
( Gianni Rodari )




In attesa delle decisioni della Corte Internazionale di Giustizia e dopo anni in cui ci si è scontrati con "muri di gomma " contro i quali a nulla sono servite petizioni indirizzate 
a Ban Ki Moon, esposti presentati alla Magistratura, manifestazioni pacifiche nella Capitale e in molte piazze delle nostre città, gruppi di solidarietà sui social network, e tanto altro ancora, grazie all' interessamento del Perito Giudiziario Luigi Di Stefano si è arrivati ad ottenere il 19 Aprile P.V. un audizione presso il Parlamento Europeo riguardo alla petizione messa a repertorio con il nr. 2089/2014, per completezza di informazione forniamo il link a cui seguire in diretta i lavori : http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/homeCom.do?%20language=EN&body=PETI

Inoltre riportiamo con piacere lo scritto del Perito stesso allegandone il materiale :

Per anni hanno mandato avanti i giannizzeri ad accusarci di difendere i Marò perchè siamo razzisti, fascisti, militaristi, etc. etc. mentre sullo sfondo i mezzibusti dell'informazione curavano di presentarli come colpevoli, pur evocando il "volemose bene" con l'India.
Ma contro la Perizia Balistica indiana non puoi dire niente! mi scrivevano boriosi.
Questo è il documento di sintesi che mi hanno chiesto di fare e che è stato tradotto non so in quante lingue della UE e distribuito ai commissari che parteciperanno alla seduta del 19/4.
E' proprio microscopico rispetto alla analisi vera e propria, tocca solo alcuni degli elementi principali, fornisce proprio il minimo dell'informazione e va avanti sul concetto che ai danni dei due accusati fin dal secondo giorno si è organizzata una montatura.
E la "Perizia Balistica" è uno dei principali elementi a discarico: ci fornisce da sola ben "due" prove che sono innocenti.
Non andremo a Bruxelles a invocare Pietà (mi sento di rappresentarvi tutti) ma a far valere le nostre ragioni e chiedere che la U.E. le "verifichi", e che poi agisca di conseguenza.
Però chi ancora insiste e se la sente di affrontarmi si faccia avanti, faccia vedere di che pasta è fatto: io rispetto gli avversarsi quando sono in buona fede. "











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