ANNEX 5: Ricerca delle Armi
In questo documento verrà fatta l'analisi dell'allegato "ANNEX 5" ai documenti indiani depositati presso il Tribunale Internazionale per la Legge del Mare di Amburgo il 6 Agosto 2015
Search list for weapons, 26 February 2012
Il documento è l'elenco del materiale rinvenuto e in parte sequestrato sulla Enrica Lexie durante il sopralluogo del25/2/2012, alla presenza dei rappresentanti italiani.
Si tratta di armi (fucili, mitragliatrici e pistole), munizioni, giubbotti antiproiettili.
Il materiale è stato rinvenuto in due cabine della nave (n.405 e n.329)
Cabina n.329
Pag. 5
Nella cabina n. 329 in un armadio sono custodite 15 scatole di munizioni.
In una scatola n. 820 cartucce per pistola cal. 9mm e nella scatola n.22 n. 250 colpi cal. 7.62 mm. (ndr: totale 1070 colpi)
In un elenco di 13 scatole (dalla n.9 alla n.21) sono custoditi un totale di n. 7.520 colpi cal. 5.56mm
Dalla scatola n. 16 sono prelevati n. 26 proiettili ordinari (ndr: cal. 5.56mm) e dalla scatola n. 19 sono prelevati n. 24 proiettili traccianti (ndr: cal. 5.56mm)
ANNEX 5: I Materiali rinvenuti nella Cabina nr. 329
Cabina n.405
In questa cabina sono stati custoditi fin dal 16/2/2012 armi, parte delle munizioni, giubbotti antiproiettile e materiali vari.
Il giorno 16/2 la cabina n. 405 è stata sigillata dal comandante della nave, poi il 22/2 dai funzionari doganali.
Viene riaperta il 25/2 alla presenza dei funzionari indiani e dei rappresentanti italiani. Tutto il materiale è stato fotografato e filmato, quindi scritti gli elenchi sia del materiale sequestrato che di quello non sequestrato.
Pag. 4, III capoverso:
"the articles which are non seized in this cabin were listed in separate inventory" (gli articoli non sequestrati in questa cabina sono stati elencati nell'inventario separato) - In this cabin 2 boxes of ammunition having 200 rounds each of 5.56mm. Another box contain 250 rounds of 7.62mm (In questa cabina 2 scatole di munizioni con 200 colpi ciascuno di 5.56 millimetri. Un'altra scatola contiene 250 colpi di 7.62 millimetri)
List of articles seized during search conducted in Enrica Lexie
(Elenco degli articoli sequestrati durante la ricerca condotta in Enrica Lexie)
Vedi pag. 6 e 7;
ANNEX 5: I Materiali Sequestrati nella Cabina nr. 405
List of articles inside cabin n. 405
(Elenco degli articoli all'interno della cabina n. 405) [ndr: non sequestrati]
Vedi pag. 8
ANNEX 5: I Materiali NON Sequestrati nella Cabina nr. 405
"The search of the two cabins was completed. Another search list is preparated. The entire area of the ship will be verified with help of customs official and it will noted on the mahassar. The search are finished at 12 nigth" (La ricerca delle due cabine è stata completata. Un altro elenco di ricerca viene preparata. L'intera area della nave sarà verificata con l'aiuto del funzionario doganale e sarà indicato sul mahassar. Le ricerche sono finite alle 24).
Discussione
Come si può verificare da tutto il documento ad ogni arma rinvenuta (sequestrata o non sequestrata) comprese le canne di ricambio (spare barrel) è indicato il numero di matricola.
Nella pagina n. 9 possiamo facilmente ipotizzare che le sei armi in elenco siano pistole semiautomatiche Beretta 92FS che hanno un caricatore capace di 15 cartucce. Quindi ogni pistola è stata rinvenuta con un caricatore completo di cartucce inserito + 1 caricatore completo di cartucce di riserva.
Le pistole cal. 9 mm. in dotazione dei singoli militari e le cartucce relative (sia quelle trovate nella cabina 329, sia quelle nei caricatori) non sono state giudicate di interesse per l'indagine e quindi non sequestrate.
Poiché sono state trovate cartucce cal. 7.62 mm. in entrambe le cabine e nello stesso elenco sono indicate "Machine Gun 7.62 1 NO", "Spare barrel for MG 1 NO" e "MG ammunition box 1 having 250 rounds" sarà bene approfondire la questione che si presta a un disaccordo interpretativo.
Attendibilità del documento "Search list for weapons, 26 February 2012"
Il documento in questione pur portando nel titolo la data del 26 Febbraio in realtà si riferisce a un sopralluogo effettuato il 25 Febbraio, iniziato alle 1:15 PM (13:15 ora locale) e terminato alle ore 12:00 PM (ore 24.00).
Nel "Rapporto Balistico" (ANNEX 7) è elencata l'ora del sequestro dei vari materiali, a partire dalle ore 04:00 PM alle ore 10:00 PM, sempre del giorno 25/2/2012;
(numerazione delle pagine come indicata nel documento originale, a mano in alto a destra)
ANNEX 5: Il Documento
Dobbiamo anche notare che:
- gli elenchi del materiale sequestrato riportano in calce alla pagina nominativi e firme autografe dei testimoni, indiani e italiani [ 6 ] [ 7 ] [ 8 ];
- per l'apposizione della firme è stato realizzato uno schema grafico con l'elenco dei nominativi scritti a sinistra e le firme autografe apposte a destra ([ 6 ] [ 7 ] [ 8 ] in azzurro);
- tutto il materiale sequestrato è stato sequestrato il giorno 25/2/2012;
- la dichiarazione scritta del Console italiano Cutillo ([ 11 ]) relativa a osservazioni e riserve è del 25/2/2012;
ANNEX 5: dettaglio della pagina 8
Come si vede bene dall'immagine a seguire lo schema è "giudiziario": la pag. 8 (nel documento il numero di pagina è indicato a mano in alto a destra) contiene solo le ultime tre voci dell'elenco di sequestro di armi e munizioni, ma sulla stessa pagina devono essere apposte tutte le firme degli intervenuti.
Così come dovrebbero essere apposte tutte, ovviamente, su ogni pagina del verbale di sequestro, dalla no.1 all'ultima.
E' prassi abituale, non esiste un documento giudiziario che verbalizza un atto in contraddittorio che non sia firmato su tutte le pagine da tutti gli aventi titolo.
Serve ad evitare successive ipotetiche manipolazioni. A questo scopo nel documenti giudiziari non ci possono essere neanche correzioni, cancellature o abrasioni.
ANNEX 5: pagina 5
Questo però non accade per le altre pagine del documento (vedi pag.5) che oltre a non portare nessuna firma apparentemente fa iniziare il documento dalla pag. 5;
Questa assenza delle firme da parte degli aventi diritto, e peraltro presenti e firmatari nelle pagine dove si elenca il materiale posto a sequestro, rende il documento "Search list for weapons, 26 February 2012" giuridicamente nullo, inutilizzabile in dibattimento processuale.
E' ovvio, sulla prima pagina mancano le firme non solo dei testimoni italiani, ma anche quelle degli stessi testimoni indiani!
Manca l'identificazione dei presenti (lei chi è? Napoleone, e lei? Giulio Cesare... la signora invece è la sorella di Lucrezia Borgia). Manca addirittura il numero delle pagine quando nei documenti giudiziari si scrive "pagina n. x di xx"
Insomma, non è che il sottoscritto vuole esercitare l'arte del cavillo giuridico, ma è ovvio che questo documento sarebbe rigettato in qualsiasi Tribunale, e lo può confermare qualsiasi avvocato.
Non si vuole sostenere che tutto il documento sia "falso", si vuole sostenere che "potrebbe" essere stato formato in modo da rappresentare una realtà diversa dal vero. E poichè in questa vicenda il "potrebbe" prende troppo spesso il posto dello "è" e il potrebbe passa poi inspiegabilmente per "vero" è bene approfondire per quanto è possibile.
La mitragliera cal. 7.62mm
ANNEX 5: (Pag.5) Munizioni 7.62 nella cabina 405
Alla pag. 5 (o 1, non i capisce quale numero debba prevalere fra quello stampato in alto al centro o quello scritto a mano in alto a destra) del documento si legge che:
- nella stanza 405 insieme alle altre armi e cartucce (tutte cal. 5.56) è stata trovata una scatola con 250 cartucce cal. 7.62mm.
A seguire a pag. 6 (o 2):
ANNEX 5 Pag.6 Brano 2
ANNEX 5: (Pag.6) Munizioni 7.62 nella cabina 329
- nella stanza 329 insieme alle altre cartucce (tutte cal. 5.56) è stata trovata una seconda scatola (la n.22) con 250 cartucce cal. 7.62mm. Ma nel successivo elenco di 13 scatole la scatola n. 22 manca.
Infine nella pag. 9 (scritto a mano in alto a destra) troviamo:
ANNEX 5: (Pag.9) Materiali presenti (non sequestrati) nella cabina 405
List of articles inside cabin n. 405 (Elenco degli articoli all'interno della cabina n. 405 [ndr: non sequestrati])
Alle voci da 1 a 6 abbiamo le pistole di ordinanza (le Beretta 92FS hanno caricatori da 15 colpi), poi materiale vario e, di particolare interesse:
- - Machine Gun 7.62 - 1 NO
- - Spare barrel for MG - 1 NO (ndr: canna di ricambio)
- - MG amminition box - 1 having 250 rounds
C'è tutto per il perfetto mitragliere!
Ma ci sono alcuni elementi di evidente contraddizione:
(1) Mancano i numeri di matricola
Se veramente si trattasse di armi e canne di ricambio sarebbe stato indicato il numero di matricola come per tutte le altre armi, caricatori o canne di ricambio rinvenute, sia che esse risultino sequestrate (fucili, caricatori, etc...) che non sequestrate (pistole)
(2) Non c'e' il sequestro
E' chiaro che tutto quello di interesse per l'indagine è stato sequestrato. Pistole e cartucce di pistola non sono state sequestrate perché non interessanti all'indagine.
E' ovvio che ritrovando una mitragliatrice (Machine Gun), la sua canna di ricambio (Spare Barrel) e le sue munizioni (Ammunition) tutto in cal. 7.62 mm questo materiale sarebbe stato di interesse per l'indagine e quindi sequestrato.
(3) Non c'e' l'invio al Forensic Science Laboratory
Tutto il materiale sequestrato (armi, caricatori, canne di ricambio, munizioni, giubbotti antiproiettile) è stato inviato al Forensic Science Laboratory per le analisi balistiche e da questo regolarmente elencato (vedi ANNEX 7).
Non c'è traccia ne di Machine Gun, ne di canna di ricambio ne di cartucce in cal. 7.62mm.
In sostanza oltre ai fucili Beretta e le mitragliatrici Herstal tutti in cal. 5.56mm gli inquirenti indiani trovano un'altra potenziale arma del delitto in cal. 7.62mm e la ignorano.
La "stranafirma"
Osserviamo quindi la pag.9 del documento. (ndr: quella in cui compare la "Mitragliera 7.62").
Per come si presenta, redatta priva di data, numerata in sequenza con le altre ovvero preceduta e seguita da pagine datate 25/2 (la pag.10 è il sigillo (apposto dai funzionari indiani alla Cabina 405 il 22/2) e rimosso il 25/2) sembrerebbe far parte anche essa degli elenchi redatti durante il sopralluogo svolto alla presenza dei testimoni italiani che come si legge alla pag. 6 (o 2) termina alle 24:00.
Immediatamente dopo, nel cuore della notte e illuminate dai fari, ha luogo il trasbordo a terra delle casse con il materiale sequestrato. Casse sigillate e controfirmate dai presenti.
Se non fosse che tre solerti funzionari indiani firmandola aggiungono di proprio pugno la data [ A ] evidenziando così che la formazione dell'elenco a pagina 9 non avvenne in occasione del sopralluogo ma il giorno successivo 26/2. Redatto dagli inquirenti indiani in splendida solitudine.
Balza inoltre agli occhi la mancanza dell'apposito riquadro per le firme usato il giorno prima e opportunamente presente nelle pagine precedenti. [ B ]
ANNEX 5: La Pagina 9 del Documento nel Dettaglio
Le firme vengono apposte sotto l'elenco secondo un ordine casuale. Mancano tutte le firme italiane tranne una, quella apposta probabilmente per ultima. [ A ]
Successivamente, forse per permetterne l'identificazione, "qualcuno" (certamente non chi ha apposto la firma) aggiunge a mano "qualcosa", una sorta di stampatello, tipo "timbro" commettendo però uno svarione micidiale. [ B ]
ANNEX 5: Firme Pagina 9
La "firma" in realtà sarebbe quella della Capitano di Fregata Francesco Marino (M.A.V.M. - Responsabile dell'addestramento della componente anfibia della Marina Militare e futuro Vice comandante del Reggimento San Marco) che abbiamo già visto come ultimo firmatario italiano nel riquadro utilizzato per certificare alcune pagine il giorno 25/2; [ C ]
Ma il "qualcuno" che aggiunge "qualcosa" sbaglia e invece che il nome giusto ci mette quello di "Jean Paul PIERINI" che era già stato indicato come "Commander" alla pagina 5 (o 1, quella senza firme).
ANNEX 5: (Pag.5): I Rappresentanti del Governo italiano presenti al sopralluogo.
In realtà Pierini, che non firma i verbali di sequestro, è il consulente legale della Marina Militare, come si può facilmente verificare dal suo curriculum che è in rete (fonte: Linkedin)
Jean Paul Pierini:
Legal Adviser CINCNAV - Rome (ndr: Comando in Capo della Squadra Navale)
Jean Paul Pierini:
Legal Adviser CINCNAV - Rome (ndr: Comando in Capo della Squadra Navale)
Italian MOD - Navy (ndr: Ministero della Difesa - Marina)
novembre 2008 – settembre 2012 (3 anni 11 mesi)
novembre 2008 – settembre 2012 (3 anni 11 mesi)
Se quella è la sua firma basta chiederlo a lui.
Considerazioni circa la ricerca delle armi
E' bene ricordare alcune notizie che apparvero sulla stampa indiana riguardo alle armi usate nella vicenda della Enrica Lexie, notizie riprese criticamente dalla stampa italiana visto che le autorità indiane a un certo punto tornano sulla Lexie a cercare altre armi:
25 febbraio 2012
Sequestro armi - è il presente documento (ANNEX 5)
Al termine di una perquisizione a bordo della Enrica Lexie la polizia sbarca quattro casse di materiale. Pistole e fucili d'assalto Beretta, mitragliatrici Minimì, migliaia di munizioni, e altre dotazioni. L'intero arsenale del team militare italiano finisce in mano alla polizia del Kerala. Sarà trasferito a Delhi solo dopo la pronuncia della Suprema Corte (18 gennaio 2013) che sentenzia la mancanza di giurisdizione dello Stato del Kerala sul caso.
4 marzo 2012
Il calibro dei colpi refertati durante l'autopsia non corrisponde (ANNEX 4)
La stampa riportando le dichiarazioni del Prof. K.Sasikala, che ha effettuato l'autopsia sulle due vittime descrive i proiettili estratti dai corpi. Misure incompatibili con i proiettili impiegati dai militari italiani, verosimilmente un proiettile russo calibro 7.62x54R.
4 aprile 2012
Ballistic Expert Report No B1-1001/FSL/2012, 4 April 2012 (ANNEX 7)
Tutte le armi sequestrate sono in cal. 5.56; Il "Rapporto Balistico" conclude che i colpi che hanno ucciso le due vittime sono state sparate da due fucili dei 6 sequestrati, entrambi Beretta SC 70/90 in cal. 5.56mm.
4 aprile 2012
Gli inquirenti tornano a bordo della Enrica Lexie per cercare l'arma mancante
Lo stesso giorno 4 aprile gli inquirenti indiani tornano sulla Lexie a cercare un'arma che non si sarebbe trovata, smentendo le conclusioni del rapporto balistico che identifica due delle armi già sequestrate il 25 febbraio.
Secondo il Times of India, gli investigatori "sospettano che una delle armi in dotazione ai militari debba essere ancora sequestrata" - "l'arma usata da uno dei marò non è fra quelle sequestrate a bordo della nave". Si viene anche a sapere che alcuni giorni prima, il 30 marzo 2012, la polizia era tornata a bordo della nave, per interrogare gli altri quattro marò rimasti a bordo in particolare ai quattro marò sono stati chiesti particolari riguardanti le matricole e la descrizione delle armi a
disposizione.
10 aprile 2012
Compatibilità delle rigature
Il responsabile dell'indagine balistica dichiara la "compatibilità delle rigature" fra i proiettili repertati nelle salme e quelli sparati dai fucili sequestrati. Si smentisce la smentita.
11 aprile 2012
Marò agli arresti, i periti indiani sbagliano fucile. «Non c'erano Arx-160 a bordo della Enrica Lexie»
Le autorità indiane dichiarano che i fucili che hanno sparato contro i pescatori sono i Beretta ARX 160; Si tratta di un fucile sperimentale non ancora in servizio, si smentisce nuovamente il Rapporto Balistico che aveva identificato i fucili sequestrati Beretta SC 70/90.
14 aprile 2012
Il Rapporto Balistico sui media italiano
Sulle TV italiane viene mostrato il Rapporto Balistico indicando praticamente a reti unificate che il documento rappresenta "la prova" della colpevolezza dei due accusati. Il documento per quanto è possibile vedere appare pesantemente manipolato.
11 maggio 2012
Trovate le armi che hanno sparato, ma sono quelle sbagliate
L'Ammiraglio Alessandro Piroli al termine di una inchiesta sommaria redige un rapporto nel quale si riportano le conclusioni a cui erano giunte le Autorità indiane. E' altamente probabile che a uccidere furono i fucili italiani, ma non sono quelli di Latorre e Girone ma quelli di altri due fucilieri.
Insomma di confusione ce ne era già molta.
ANNEX 5 Conclusioni
Questo documento "Search list for weapons, 26 February 2012" non ha ovviamente valenza giudiziaria. Qualora fosse presentato in Tribunale sarebbe rigettato perché mancano le firme su tutte le pagine, l'identificazione dei convenuti etc.
Inoltre gli estensori sarebbero chiamati a spiegare la questione delle firme apposte sulla parte di documento formata il 26/2;
Quanto alla "Machine Gun 7.62" qualche giornalista fantasioso ci potrà montare un pezzo di colore in chiave colpevolista (Forse, in fondo all'oceano indiano, c'è la prova che inchioda alle loro responsabilità.... )
Diciamo che la formazione di questo documento si presta, come al solito, a liberare la fantasia del lettore sprovveduto che può formarsi una sorta di realtà romanzesca.
Resta il fatto che su questo documento ci sono firme false, a meno di credere che quella sia la firma del Consulente Legale della Marina Militare.
Nel merito del fatto specifico l'aver dimostrato nella sua piena evidenza l'alterazione del documento avvenuto in un momento successivo a quello della firma non è mera questione di forma, quanto di metodo. Sarà compito della Corte valutare con cura per comprendere se e quanto questo metodo sia stato impiegato dalle Autorità indiane nel redigere anche tutti gli altri atti.
E la presenza della Machine Gun non si dimostra con le firme false.
Roma li 24/10/2012
Luigi Di Stefano
La delegazione della Repubblica dell'India all'udienza ITLOS